Il poster è all’interno della mostra ideata da Armando Milani e promossa da MUBA in collaborazione con il Comune di Milano-Cultura.
Nell’anno del centenario della nascita di Nelson Mandela la mostra intende portare avanti uno dei temi più cari al leader sudafricano, da sempre simbolo della difesa dei diritti civili e della solidarietà.
«Quando ho udito la parola Ubuntu ne sono rimasto subito affascinato per il suo suono esotico e per il suo significato. È una parola sudafricana del popolo Buntu» spiega Armando Milani «usata spesso da Nelson Mandela nei suoi discorsi sulla fratellanza e la pace. Significa umanità verso gli altri, dialogo, condivisione, rispetto e tolleranza. «Io sono perché noi siamo».
Il desiderio di trasmettere attraverso il linguaggio della grafica questo senso di comunanza e fratellanza ha inizialmente portato il noto grafico milanese a sviluppare alcuni poster e, in seguito, ad invitare designer professionisti, studenti e bambini da tutto il mondo a realizzare a loro volta un manifesto ispirato alla parola Ubuntu.
Ne è nata una raccolta di 150 manifesti, che sarà esposta per la prima volta a Milano sotto i Portici della Rotonda di via Besana.
Il concept del poster:
Il mondo è in perenne tensione tra la condizione umana propria di essere egoista, individualista con l’incessante vocazione al raggiungimento del successo anche a costo di calpestare continuamente tutto e tutti e, la predisposizione naturale all’umanità, di ascolto, condivisione, rispetto e fratellanza, verso l’altro.
L’immagine, ambigua nella lettura, rappresenta due fionde, composte dalle due “U”, lettere iniziali e finali della parola UbuntU, cariche ambedue, per lanciare l’uomo verso l’umanità o viceversa.
È una storia di un incontro, di un legame che è difficile da sciogliere.
Il simbolo del cuore, l’umanità, viene a collocarsi in basso, a contatto con la madre terra, l’istinto, mentre il pallino rosso è invece l’uomo, logico e distaccato dell’essere individualista, che dall’alto, per poter ascoltare quella voce deve potersi “abbassare” per poter ascoltare ed entrare in contatto con le proprie emozioni che sono quelle del mondo intero.
The world is in constant tension between the human condition of being selfish, individualistic with the incessant vocation to achieve success even at the cost of constantly trampling everything and everyone and the natural predisposition to humanity, of listening, sharing, respect and brotherhood. , towards the other from himself.
The Poster image, ambiguous in reading, represents two slingshots, composed of the two “U”, initial and final letters of the word UbuntU, both of which are charged to launch man or mankind or vice versa.
It is a story of an encounter, of a bond that is difficult to dissolve.
The symbol of the heart, humanity, is placed at the bottom, in contact with the mother earth, the instinct, while the red dot is instead the man, logical and detached individualist being, that from above, to being able to listen to that voice must be able to “lower” to listen and get in touch with their emotions that are those of the entire world.
UBUNTU – un manifesto per l’umanità
- Progetto Poster: Paolo Buonaiuto
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Due fionde composte dalla lettera “U” in cui l’uomo e l’umanità si prendono di mira.Perenne tensione tra la natura individualista dell’uomo e l’apertura verso l’altro.
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Two slings composed of the letter ‘U’, in which a human being and humankind aim at each other.In a perpetual tension between people’s individualistic nature and openness towards the others.
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