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Esperienze visive A.I. per nuovi eventi culturali – RUFA WS

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Image-to-Video-to-Poster è un modello di workshop, condotto dai docenti Paolo Buonaiuto e Massimiliano Cosi, pensato per esplorare come l’Intelligenza Artificiale possa inserirsi nei processi di progettazione senza sostituirli. L’obiettivo non è generare immagini, ma costruire un approccio capace di mantenere il controllo creativo in un contesto in cui gli strumenti generativi amplificano possibilità, variazioni e scenari. Il rischio reale non è l’errore tecnico, ma la perdita di senso: l’illusione che un’immagine “funzioni” solo perché somiglia ad altro.

L’uso dell’AI richiede quindi un cambio di posizione: il designer non è più autore di ogni singolo tratto, ma curatore di un processo complesso basato su selezione, giudizio e capacità critica. L’abilità progettuale risiede nella scelta consapevole di ciò che merita di essere portato avanti, non nella produzione illimitata.

Nella comunicazione culturale, in cui forma e contenuto si costruiscono reciprocamente, questa consapevolezza è essenziale. L’AI può generare immagini suggestive o video dinamici, ma la forza di un artefatto visivo nasce dalla coerenza tra messaggio, tono e linguaggio progettuale. Per questo il workshop parte sempre da un’indagine: tema, contesto, concept, direzione visiva. L’AI viene introdotta solo successivamente, come fase esplorativa. Le generazioni prodotte diventano materiale da interrogare, filtrare e manipolare; il designer non osserva, ma dirige.

Tipografia, ritmo, gerarchia e composizione appartengono ancora a un dominio sensibile, costruito attraverso cultura visiva e intenzione progettuale. Qui si riconosce il valore del design. L’AI non sostituisce il progettista: lo mette alla prova, lo costringe a essere più selettivo, rigoroso, strategico. Lo invita a non fermarsi alla prima immagine efficace, ma a cercare un significato più profondo dentro la forma.
In un panorama in cui i confini tra generato e progettato diventano sfumati, resta fondamentale ribadire un principio: la tecnologia è uno strumento, non il progetto. Può essere “creativa”, ma solo nella misura in cui lo è chi la utilizza. La creatività produce immagini; il design produce senso.

Progetti del workshop – Rome University of Fine Arts (RUFA)

01 — Life’s a Trip (studenti: M. Espinosa, T. Orlando, M. Pietrolucci)
02 — LumiBlend (studenti: L. Borri, M. Mencaglia, M. V. Sciommeri)
03 — Fragstruction (studenti: V. Formiconi, G. Gianfelici, B. Piacente, V. Pinca)
04 — Synesthetic Riot (studenti: V. Baldassari, E. Maiorino, A. Reale)
05 — Texnovision (studenti: G. Ariceli, V. Napoleoni, E. Sgobba, A. J. Wach)

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