Typography: Coliseum
L’identità visiva di “Culture visibili”è stata creata attraverso il lavoro di ricerca e studio del lettering-marchio realizzato appositamente per l’evento da Paolo Buonaiuto. Il font “Coliseum” prende spunto dai simboli della città di Roma che ospita per la prima volta Design Per – International Graphic Design Week. L’idea progettuale è quella di unire, sovrapporre elementi di simboli diversi, della città di Roma, per poter generare un sistema aperto in cui più fattori e persone possano contaminarsi, dando origine a molteplici variabili visive.
Molteplicità complesse hanno afferrato forme, linguaggi e colori nel tentativo di “congelare” le infinite visioni che si possono avere della città eterna: luogo di contrasti, di storie mai declinate al futuro, città trascurata, maltrattata, noncurante ma sempre sicura della sua immortalità.
Gli stati d’animo emersi in uno dei tanti vicoli del centro, all’ombra del Colosseo, accompagnati da cibo vegano e vino biologico, hanno portato a considerare come cardini del progetto i “Colossei”, il cielo di Roma nei colori dei tramonti, le iscrizioni lapidarie, e lo sterminato archivio di stampe e incisioni dell’Istituto Centrale per la Grafica soprattutto attraverso il suo patrimonio di incisioni del Piranesi.
Il segno rileva quegli elementi disegnando un sistema tipografico che gioca sul doppio significato <colosseo—tondo> quale l’Anfiteatro Flavio o Colosseo che ha la base circolare come il logo dell’Aiap, mentre il <colosseo—quadrato> è il riferimento al Palazzo della Civiltà e del Lavoro o Colosseo quadrato e anche simbolo del logo dell’Istituto Centrale per la Grafica.
International Graphic Design Week: Culture Visibili – Rome
In un lavoro di codifica di tutti questi elementi, sono nati nuovi segni visivi che attraverso un processo di metabolismo cognitivo sono diventate immagini e parole. Attraverso lo studio morfologico è nato la font Coliseum, un nuovo carattere tipografico, sintesi di elementi e segni semplici che si avvicendano in forme complesse alternando luci e ombre, spessori e posizionamento nello spazio. Per incanto il carattere raccorda anche l’altro elemento – Colosseo industriale e simbolo di Roma: il Gazometro.
L’identità visiva di Culture Visibili si è completata mediante l’utilizzo del carattere Capitolium, disegnato dal designer Gerard Unger in occasione del Giubileo del 2000 e mai utilizzato da Roma. Inoltre il visual si arricchito di stratificazioni di segni provenienti dal passato inserendo le poetiche lettere capitali del Giuseppe Maria Mitelli, come chiaro omaggio al barocco romano. In questo modo si è cercato di rendere visibile una città chiamata a scrivere parti significative della storia delle arti visive e della comunicazione.
Culture Visibili – International Graphic Design Week. Istituto Centrale per la Grafica | via Poli 54 | Roma.
Gruppo Visual identity
Identità visiva e lettering | Visual identity and typography
Paolo Buonaiuto
Coordinamento progetto e sviluppo del sistema di identità visiva | Design and development visual identity coordinator
Claudia Illuzzi, Elisa Abbadessa, Stefano Baldassarre, Daniele Capo, Clio Chaffardon, Guido Lombardo, Andrea Vendetti, MariaCristina Vitelli, Stefano Vittori, Francesco Zampaglioni
Credits foto: Eleonora Cerri Pecorella, Chiara Ciliberto
AIAP DESIGN PER
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- Identità visiva e lettering | Visual identity and lettering Paolo Buonaiuto
- Aiap Design Per | 2017 Roma a cura di | concept by Paolo Buonaiuto, Cinzia Ferrara, Carla Palladino
- Culture visibili, ovvero spazi fisici e virtuali generati dalla stratificazione di storie, dall’accumulazione di significazioni e progetti, che diventano luoghi ideali in cui leggere e interpretare, in un continuo sistema dialettico, la memoria, le narrazioni, i percorsi, gli scenari futuri dei territori, di coloro che li abitano e del loro modo di comunicare …
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